Rolf Ammann, Consulente tecnico, Bossard Germania
"Soluzioni di collegamento intelligenti e macchine sportive di lusso"
L'ultimo modello di casa Porsche è la Porsche 918 Spyder. Con quasi 900 hp, raggiunge i 200 km/h in 7,7 secondi e può viaggiare a una velocità massima di 345 km/h. E come se non fosse abbastanza, grazie alla propulsione ibrida e alla leggerezza del telaio in carbonio, questo prodigio dell'ingegneria consuma solo 3 litri di carburante ogni 100 km.
L'esperienza al servizio dello sviluppo del prodotto
Soprattutto per i progetti ad alta tecnologia, la produttività complessiva del costruttore dipende enormemente dall'efficienza organizzativa dell'azienda nei rispettivi processi produttivi. Ma non è tutto. Un altro fattore è dato dalla produttività con cui viene sviluppato il prodotto a monte e dalla rapidità con cui vengono trovate le soluzioni ideali ai problemi che si presentano. Ciò, ovviamente, significa che i fornitori e i partner devono seguire la stessa linea del costruttore e contribuire attivamente con la loro esperienza alla fase di sviluppo del prodotto. Per le questioni più complesse in tema di tecnologie di collegamento, Bossard rappresenta proprio questo tipo di partner per il costruttore di auto sportive Porsche.
Perciò, circa un anno e mezzo fa, il reparto Ricerca e Sviluppo di Porsche ci contattò per un progetto riservato. Gli ingegneri erano alla ricerca di soluzioni di collegamento per un veicolo del tutto nuovo, che sarebbe stato prevalentemente composto da elementi in carbonio. Il carbonio, infatti, è un materiale estremamente interessante per l'industria automobilistica, in quanto altamente leggero e robusto al tempo stesso. E un peso ridotto significa minore consumo di carburante. Tuttavia, in termini di fissaggio i componenti in carbonio sono particolarmente problematici. La ragione sta nel fatto che il carbonio non può essere forato in quanto i fori ne distruggono la struttura, indebolendo il materiale. Di conseguenza, gli elementi di collegamento tradizionali come i rivetti, gli inserti filettati o i prigionieri autoaggancianti non possono essere utilizzati.
bigHead® per elementi in carbonio
Poiché il progetto era top secret, ricevemmo solo le informazioni più essenziali, che comunque bastarono ai nostri progettisti per trovare la soluzione ideale al problema di Porsche: i componenti bigHead®. Come suggerisce il nome, i dadi, i bulloni e le bussole di questo tipo sono dotati di una grande testa, grazie alla quale i componenti di collegamento possono essere incollati o laminati. Riuscimmo così a conseguire punti di avvitamento fissi che, diversamente dai collegamenti standard, non si sarebbero strappati o staccati e avrebbero potuto essere apposti velocemente e con facilità. Per Porsche era inoltre fondamentale che il leggerissimo chassis in carbonio si mantenesse strutturalmente intatto nonostante le 30-50 zone di collegamento, in modo da sfruttarne pienamente la resistenza.
Ritengo di poter affermare con orgoglio che Bossard ha avuto un ruolo primario nel garantire a Porsche una posizione di prominenza sul piano delle tecnologie di collegamento.
Ref. BDE-PS-TR-02414